Veneto Classic 2022, doppietta UAE con Marc Hirschi e Davide Formolo – Terzo posto per Nicola Conci

Marc Hirschi conquista la Veneto Classic 2022. Dopo il secondo posto di un anno fa, l’elvetico della UAE Team Emirates si è imposto in solitaria sul traguardo di Bassano del Grappa dopo essersi avvantaggiato sul compagno di squadra Davide Formolo e su Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck) in un tratto di discesa a otto chilometri dalla conclusione. Formolo ha poi staccato Conci su un breve strappo a poco più di 4000 metri dall’arrivo, concludendo a 10″ dal vincitore e completando così la doppietta per la formazione emiratina, mentre il 25enne trentino è riuscito a difendere il podio chiudendo poco davanti al compagno di team Stefano Oldani, che ha regolato Matteo Trentin (UAE Team Emirates) nello sprint per la quarta posizione.

La corsa parte in maniera piuttosto tranquilla, i primi attacchi arrivano dopo aver percorso una decina di chilometri ma nessuno riesce a fare la differenza. Nuovi tentativi si verificano nei chilometri successivi, ma è solo avvicinandosi alla prima asperità di giornata, il Muro di Ca’ del Poggio, che gli attaccanti riescono ad avvantaggiarsi. Il primo a partire è Michael Belleri (Biesse Carrera), seguito da Jonas Abrahamsen (Uno-X Pro Cycling Team) e da un terzetto composto da Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Fior), Nils Brun (Tudor Pro Cycling) e Riccardo Tosin (General Store-Essegibi-F.lli Curia). Abrahamsen si riporta su Belleri appena dopo lo scollinamento del muro, e poco dopo lo stesso fanno gli altri tre inseguitori, andando così a formare un drappello di cinque uomini in testa alla corsa.

Il plotone a quel punto rallenta e i battistrada guadagnano velocemente un margine di tre minuti, che arriva a toccare un massimo di 4’10” a metà gara. Avvicinandosi però al primo circuito di giornata, quello caratterizzato dall’ascesa di La Rosina, il gruppo accelera tirato dalla UAE Team Emirates, e il margine torna così sotto ai tre minuti e mezzo. Il primo passaggio sulla salita non cambia la situazione, mentre il secondo passaggio vede Belleri provare ad allungare, ma dopo lo scollinamento il drappello di testa si riunisce, con il vantaggio sul plotone che però cala a 2’37”. La terza scalata di La Rosina è invece fatale a Tosin, che si stacca e viene in seguito riassorbito dal gruppo, mentre dopo un’iniziale difficoltà Abrahamsen riesce a restare con Belleri, Zurlo e Brun, che mantengono poco meno di 2′ di margine sugli inseguitori.

Entrando negli ultimi 50 chilometri i corridori escono dal primo circuito per entrare nel secondo, caratterizzato dal breve strappo in pavé di La Tisa. Già in difficoltà in precedenza, Abrahamsen è il primo a cedere appena iniziata l’asperità, mentre dietro è Davide Formolo (UAE Team Emirates) ad accelerare, seguito dal compagno di squadra Matteo Trentin e da due uomini dell’Astana Qazaqstan. Questo quartetto va subito a riprendere Abrahamsen, ma il resto del gruppo, già piuttosto selezionato (circa 50 i corridori presenti) si riaccoda velocemente. L’azione di Formolo, però, fa crollare il vantaggio dei tre fuggitivi superstiti, che infatti vengono riassorbiti poco dopo, a 36 chilometri dalla conclusione. Poco prima della nuova scalata di La Tisa Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan) finisce a terra, provocando una frattura in gruppo; la prima parte, composta da circa 30 unità, affronta per la seconda volta il muro in pavé a tutta velocità, con Trentin e Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck) nelle prime posizioni per cercare di fare la differenza.

Nessuno riesce però ad avvantaggiarsi lungo la salita, così subito dopo ci prova Formolo, che riesce a portar via un drappello comprendente Florian Vermeersch (Lotto Soudal), Remy Rochas (Cofidis), Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan) e Oldani, che approcciano per la terza volta La Tisa con una dozzina di secondi di margine. Lungo lo strappo gli attaccanti si mantengono compatti, mentre dietro accelera Trentin, che poco dopo lo scollinamento si riporta sui battistrada. L’azione del trentino, tuttavia, consente anche ad altri uomini di rientrare, e poco dopo, ai -15 dall’arrivo, anche il resto del gruppo si rifà sotto, annullando anche questa azione. A quel punto rimane solo un’asperità per cercare di fare la differenza, l’ascesa in sterrato della Diesel Farm. A prenderla di petto è la Alpecin-Deceuninck con Oldani e Xandro Meurisse, ma ad accelerare è ancora un uomo UAE, Hirschi, sul quale velocemente si porta Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck).

L’azzurro rilancia e stacca il corridore svizzero, a sua volta ripreso e superato da Formolo, che in vista della vetta rientra su Conci; nel tratto di falsopiano successivo si rifà sotto anche Hirschi, che poi accelera nella successiva discesa, prendendo un po’ di margine. Tornato in pianura, l’elvetico aumenta il vantaggio sui due inseguitori, anche perché Formolo non dà ovviamente cambi a Conci, che è costretto a sobbarcarsi tutto il lavoro. Mentre dietro il resto della corsa è lontano più di mezzo minuto, davanti Hirschi sembra ormai involarsi verso la vittoria, anche se un ultimo breve strappo a 4000 metri dal traguardo vede Formolo accelerare, staccare Conci e avvicinarsi a soli 6″ dal battistrada, che però torna a guadagnare nel tratto finale, arrivando così a tagliare il traguardo con un margine di sicurezza sul corridore veneto. Conci chiude invece a 29″, salvando per pochi secondi il podio dalla rimonta di un gruppetto regolato da Oldani su Trentin.

Risultato Veneto Classic 2022

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